Annunciazioni dal IX al XIX secolo
Al di là del fuoriclasse Tiziano a Palazzo Te, su cui mi sembra superfluo porre ulteriore accento, l’altra chicca della duplice mostra è a mio parere la piccola sezione tecnica allestita al Museo Francesco Gonzaga. Piccola, ma preziosa e certamente istruttiva.
Per prenotare una visita alla scoperta delle Annunciazioni al Museo Francesco Gonzaga di Mantova basta contattarmi direttamente.
Museo Francesco Gonzaga, Mantova
dal 7 ottobre 2018 al 6 gennaio 2019
Si tratta quasi di un minuscolo laboratorio da pittore dei secoli passati, con boccette contenenti varie polveri d’origine minerale, animale e vegetale da cui venivano ricavati i colori delle tavolozze fino all’arrivo dei tubetti industriali. E, accanto alle polveri, il mortaio con cui si macinavano le materie prime, alcune delle quali sono pure esposte direttamente; poi un guscio d’uovo, in cui si legavano le tempere mescolando le polveri al tuorlo, un guscio di noce, misurino del tempo, e conchiglie di varia dimensione che fungevano ora anch’esse da misurini ora da mini tavolozze.
Accanto a questo un piccolo laboratorio da miniatore. Oltre alle boccette con le polveri, alcune ampolle con inchiostri pronti per l’uso, ancora una volta estratti da sostanze provenienti dai tre regni naturali. Ma anche un esempio di delicatissima foglia d’oro con gli utensili per maneggiarla e stenderla, pergamene con le successive fasi di preparazione della scrittura e, vera e propria curiosità, alcuni rotolini di bende di lino di tinte differenti: era così, imbevendo queste garze, che i miniatori si portavano appresso da uno scriptorium all’altro i propri colori personalizzati. In quale modo? Be’, non voglio raccontarvi tutto adesso. Vi invito a visitare la mostra con me per saperne di più.