Giulio Romano Mantova 2019
Trent’anni dopo la prima e grandiosa mostra monografica dedicatagli nel 1989 a cura di Ernst Gombrich, Mantova torna a celebrare il genio del manierismo e l’artista che più di ogni altro ha definito il volto della città con un’ariosa mostra in due sedi.
– A Palazzo Ducale la mostra si articolerà in tre sezioni che approfondiranno aspetti diversi dell’attività dell’artista:
– A Palazzo Te la mostra, allestita nell’ala napoleonica della villa, sarà declinata in cinque sezioni secondo il tema Arte e desiderio:
Due parole dei curatori della mostra Arte e desiderio, Guido Rebecchini e Barbara Furlotti.
Nel frattempo non bisogna dimenticare che a Mantova mostra di Giulio Romano è sempre, con i suoi capolavori sparsi per la città: il Palazzo Te in primis, l’appartamento di Troia e la Rustica in Palazzo Ducale, gli interventi strutturali in Sant’Andrea e nel duomo, gli interventi urbanistici sparsi per il centro...
Prenota la tua visita guidata alla mostra e per effettuare un percorso giuliesco attraverso i capolavori che Giulio Romano ha lasciato stabilmente a Mantova.
Letture consigliate per approfondimenti su Giulio Romano:
Con nuova e stravagante maniera – Arte e desiderio
Mantova, dal 6 ottobre 2019 al 6 gennaio 2020
1. Il segno di Giulio avrà sede nel piano terreno del Castello di San Giorgio e illustrerà la produzione grafica di Giulio come progettista, designer, pittore, architetto e urbanista, presentando il suo fondamentale apporto al rinnovamento del linguaggio manierista.
2. Al modo di Giulio occuperà gli ambienti di Corte Nuova e dell’Appartamento di Troia, suggerendo un dialogo diretto tra i disegni dell’artista e la decorazione.
3. Alla maniera di Giulio, ricavata negli spazi dell’Appartamento della Rustica, approfondirà da un lato il tema di Giulio Romano architetto e dall’altro quello della sua eredità, presentando l’opera dei suoi allievi e discepoli.
L’esposizione in Ducale si avvarrà del prestito, unico, di 72 disegni di Giulio Romano conservati al Museo del Louvre e di varie stampe provenienti da altri importanti musei europei ed italiani.
1. La produzione giovanile di Giulio al tempo della sua attività nella bottega di Raffaello.
2. I Modi, una serie di 16 immagini erotiche disegnate da Giulio Romano e poi incise da Marcantonio Raimondi.
3. Arte e Seduzione con una copia antica e particolarmente fedele della Fornarina di Raffaello, probabilmente di Raffaellino del Colle, collaboratore di Giulio Romano, e il Ritratto di cortigiana di Giulio stesso.
4. Gli amori degli dei dimostra, attraverso disegni e incisioni, la grande fortuna collezionistica di cui godettero i soggetti erotici nel Cinquecento, mascherati dietro la più accettabile apparenza mitologica.
5. Il cuore della mostra con i Due amanti, monumentale tela di Giulio Romano (cfr. Vasari) conservata all’Ermitage, un arazzo con Mercurio ed Erse in prestito dal Met di New York e un raffinato cartone raffigurante Giove e Danae, di mano di Perin del Vaga, proveniente dal Louvre.
– Federico II Gonzaga e Giulio Romano: Carteggio.
– Giorgio Vasari, Luigi Bastianelli, Francesco Milizia: Vite di Giulio Romano.
– Carlo d’Arco: Istoria della vita e delle opere di Giulio Pippi Romano.