Nel 2013 mi ero cimentato, più per gioco che per altro, nella ricostruzione grafica dello studiolo di Isabella d’Este.
Ammetto che si tratta anche di una soddisfazione personale vedere che finalmente soggetti sempre più autorevoli portano avanti quella stessa idea – che promuovo in loco dal 2003, ma ahimè senza riscontri – di impiegare l’informatica e le nuove tecnologie per rendere di nuovo fruibili beni culturali perduti (anche parzialmente) o smembrati in giro per il mondo.
Ad ogni modo, se volete, possiamo sempre visitare assieme lo studiolo originale in Palazzo Ducale: basta scrivermi.
Nel 2016 il Cineca di Bologna assieme alla Fondazione Keller di Trento si sono dedicati allo stesso esercizio, ovviamente con altri mezzi, impegno e finalità. Utilizzando avanzate tecniche di fotogrammetria e di elaborazione 3D, hanno ricostruito il modello virtuale interamente fruibile dello studiolo e delle opere d’arte che lo arredavano. Il risultato, a giudicare dal filmato promozionale (ripreso la scorsa estate anche dal programma Superquark di Piero Angela), è davvero strepitoso.